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Internship: cos’è e perché è utile farne uno

In un’epoca in cui gli inglesismi sono all’ordine del giorno, si sente spesso parlare di internship. Ma dire internship o tirocinio è la stessa cosa?

Vediamo tutte le caratteristiche dell’internship e capiamo perché può essere utile farne uno per avviare un percorso professionale.

Cos’è l’internship

L’internship è un percorso di formazione pratica in azienda, con cui l’intern (vale a dire chi effettua l’internship) fa il suo ingresso nel mondo del lavoro e inizia ad acquisire competenze professionali.

Dire internship o tirocinio, quindi, non fa differenza: i termini “internship”, “tirocinio” e “stage” indicano la stessa cosa.

Sicuramente l’internship costituisce per l’azienda uno strumento flessibile per formare i futuri lavoratori, ma soprattutto rappresenta un’opportunità formativa utilissima per i giovani, che hanno la possibilità di imparare mettendo in pratica gli studi e potenziando le competenze tecniche e trasversali.

Come funziona l’internship o tirocinio in azienda

Per l’attivazione di un internship è necessaria l’interazione di 3 soggetti:

  1. intern (lo stagista/tirocinante)
  2. soggetto ospitante (l’azienda in cui si svolge l’internship)
  3. ente promotore (il soggetto terzo che si occupa di produrre la documentazione e monitorare lo svolgimento e la qualità dello stage)

I tre soggetti sono chiamati a collaborare per redigere un “progetto formativo”, che, insieme a un altro documento denominato “convenzione”, costituisce il contratto di stage.

Occorre ricordare sempre, però, che l’internship non è un rapporto di lavoro, ma un percorso di formazione.

Quanto dura un internship o tirocinio

La durata di un internship in azienda può variare, da un minimo di 2 mesi a un massimo 6 – 12 mesi,

Il limite di durata massima dipende dalla normativa regionale applicata. In alcuni casi gli internship per le categorie protette o i soggetti svantaggiati possono durare anche fino a 24 mesi.

Quanti tipi di internship esistono?

In Italia esistono sostanzialmente due tipi di internship o tirocinio:

  • internship curriculare, rivolto agli studenti che sono impegnati in un percorso di formazione universitaria o scolastica
  • internship extracurriculare, rivolti a diplomati e laureati che abbiano completato il percorso di studi

Esiste poi la possibilità di fare un internship all’estero, generalmente rivolgendosi ad agenzie specializzate nella formazione linguistica e nell’organizzazione di vacanze studio o viaggi di formazione.

Quando si può fare un internship in azienda

Un internship o tirocinio si può attivare e svolgere solo nel caso in cui azienda e stagista rispettino alcuni requisiti.

  • Requisiti azienda

Il soggetto che ospita l’internship deve agire nel rispetto della normativa vigente, essere ottemperante alle norme riguardanti i soggetti disabili (L.68/99) e osservare alcuni requisiti relativi al rapporto numerico tra dipendenti e tirocinanti in una stessa sede operativa.

  • Requisiti intern

I requisiti del tirocinante dipendono dalla tipologia di internship o tirocinio attivato.

Se si tratta di un internship curriculare, basterà che lo stagista sia regolarmente iscritto agli studi.

Se lo stage è extracurriculare, il tirocinante non dovrà aver avuto altri stage extracurriculari o rapporti di lavoro con lo stesso soggetto ospitante e dovrà possedere l’età minima stabilita dalla normativa regionale. Non sono previsti invece limiti di età massima.

Dove fare un internship o tirocinio

L’internship o tirocinio può essere svolto in una qualsiasi realtà lavorativa: multinazionali, piccole e medie imprese, ditte individuali, esercizi commerciali, istituzioni e altri tipi di aziende o di enti, pubblici e privati.

Gli internship all’estero sono ovviamente regolati dalla normativa del paese di svolgimento.

Perché fare un internship in azienda

Un internship è un’occasione per acquisire esperienza pratica e consolidare concretamente le competenze acquisite durante gli studi.

Durante un internship o tirocinio, lo stagista può:

  • conoscere da vicino e sperimentare una professione
  • passare alla pratica dopo tanti anni di teoria
  • capire se dopo lo stage gli piacerebbe avviare una professione nello stesso ambito
  • acquisire nuove competenze e consolidare quelle già acquisite
  • sviluppare doti comunicative inespresse
  • potenziare le soft skills
  • acquisire fiducia nelle proprie capacità e sviluppare autostima
  • fare networking e iniziare a costruire una rete di contatti professionali
  • iniziare a confrontarsi con il guadagno di denaro

Leggi l’articolo approfondito sui buoni motivi per fare uno stage.


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