Modello 730/2025: cos’è, come compilarlo, novità e scadenze
È giunto aprile, si avvicina il momento della dichiarazione 730 e i timori non mancano. Un po’ come nel Monopoli, quando si pesca una carta imprevisti, non si sa mai cosa verrà fuori… Ma è davvero tutto così complesso?
Ma che cos’è esattamente e come funziona?
Proviamo ad affrontare in modo semplice i principali argomenti che riguardano il 730:
- Cos’è la dichiarazione 730
- Cosa contiene il modello 730
- Perché si fa il 730
- Chi deve presentare la dichiarazione 730
- Differenze tra modello 730 ordinario e precompilato
- Vantaggi dichiarazione 730 precompilata
- Quali redditi dichiarare nel 730
- Oneri detraibili e deducibili: che cosa sono e quali sono
- Cosa succede se non si compila la dichiarazione 730
- Come compilare il 730
- Cosa fare in caso di 730 a debito o a credito
- Particolarità importanti
- Scadenze 2025
Cos’è la dichiarazione 730
Il modello 730 è lo strumento più semplice per effettuare la dichiarazione annuale dei redditi e comunicare allo Stato le entrate dell’anno fiscale di riferimento (ovvero l’anno precedente), indicando anche gli oneri detraibili e deducibili.
Cosa contiene il modello 730
Il modello è suddiviso al suo interno diverse parti:
- Frontespizio: riporta il riepilogo dei dati personali
- Prospetto dei familiari a carico
- Quadro A: contiene i dettagli relativi ai redditi dei terreni, con dati del proprietario
- Quadro B: riporta i redditi dei fabbricati iscritti al catasto, con una specifica della rendita catastale rivalutata, nonché del periodo, della percentuale di possesso e dell’importo pagato l’anno precedente per l’IMU
- Quadro C: contiene i dati relativi ai redditi da lavoro dipendente e pensione
- Quadro D: dedicato ad altri redditi
- Quadro E: include i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente che danno diritto a detrazioni o deduzioni (es. spese mediche e veterinarie, tasse universitarie, spese di ristrutturazione per immobili, ecc)
- Quadro F: comprende le ritenute, le eccedenze, gli acconti e altri dati
- Quadro G: riporta i crediti d’imposta
- Quadro I: contiene le imposte da compensare
- Quadro L: riporta al suo interno ulteriori dati
- Quadro M: riporta i redditi soggetti a tassazione separata con relativa imposta sostitutiva (Novità 2025)
- Quadro T: indica le plusvalenze di natura finanziaria (Novità 2025)
- Quadro W: relativo agli investimenti e alle attività estere di natura finanziaria o patrimoniale
Perché si fa il 730
Ogni anno il contribuente deve comunicare al Fisco i redditi percepiti durante l’anno precedente.
In relazione alle entrate economiche del contribuente viene calcolata la base imponibile, a cui si applicano le aliquote e si tolgono deduzioni e detrazioni. Il risultato del calcolo determina le tasse da pagare e i rimborsi da ottenere.
Ti sembra difficile? Per ovviare alle evidenti complessità di questo meccanismo, è stato creato il modello 730.
Questa dichiarazione semplificata non deve essere considerata solo come un mezzo per assolvere all’obbligo di comunicare allo Stato i propri guadagni, ma anche come opportunità per avere vantaggi (ad esempio, nel dichiarativo possono essere recuperate somme a titolo di detrazione o deduzione come spese mediche, contributi a previdenza complementare, interessi sui mutui prima casa e molto altro).
Chi deve presentare la dichiarazione 730
Il modello 730 è dedicato alle seguenti categorie:
- lavoratori dipendenti, con o senza sostituto d’imposta
- pensionati, con o senza sostituto d’imposta
- soggetti che percepiscono indennità sostitutive di reddito da lavoro dipendente (indennità di mobilità, integrazioni salariali, ecc)
- lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa
- soggetti impegnati in lavori socialmente utili
- soci di cooperative
- parlamentari e titolari di cariche pubbliche elettive
- sacerdoti
- personale scolastico
Sono invece esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi (quindi dalla compilazione della dichiarazione 730) i contribuenti che percepiscono redditi non soggetti a tassazione o tassati alla fonte.
Differenze tra modello 730 ordinario e precompilato
Esistono due tipologie di Dichiarazione 730:
A. Modello 730 Ordinario
Il contribuente compila il modello con le info a sua disposizione e presenta la dichiarazione dei redditi al sostituto d’imposta, al CAF o al commercialista.
B. Modello 730 Precompilato
Il modello è fornito dall’Agenzia delle Entrate e precompilato con dati ricevuti da terze parti (info del sostituto d’imposta, spese sanitarie, ecc.); in questo caso il contribuente deve solo confermare i dati, eventualmente modificandoli o integrandoli.
Vantaggi e rischi della dichiarazione 730 precompilata
Il modello 730 precompilato è completamente gratuito e consente di muoversi in autonomia, senza necessità di rivolgersi a un professionista fiscale.
Inoltre, il contribuente è al riparo da sanzioni derivanti da errori nella compilazione, se procede senza effettuare modifiche o apportando solo variazioni non incidenti sulla determinazione del reddito o dell’imposta.
Tuttavia, la normativa contributiva e fiscale può essere molto complessa e i “non addetti ai lavori” potrebbero non accorgersi di eventuali errori od omissioni, andando a pagare più del dovuto o a ricevere rimborsi inferiori alle spettanze previste.
Può essere quindi opportuno considerare la possibilità di rivolgersi a un consulente del lavoro, commercialista o CAF, per essere sicuri di fare tutto nel modo corretto.
Quali redditi dichiarare nel 730
Ecco i redditi da includere nella dichiarazione 730:
- Redditi da lavoro dipendente e assimilato
Comprende lo stipendio percepito a fronte di un lavoro da dipendente e i redditi assimilati (ad esempio i compensi per collaborazioni coordinate e continuative.
- Redditi derivati da terreni e dei fabbricati
Sono compresi i redditi fondiari derivanti da proprietà (terreni, fabbricati e immobili, inclusa l’abitazione principale).
- Redditi da capitale
Ad esempio interessi e altri guadagni derivanti da investimenti finanziari.
- Redditi da lavoro autonomo occasionale
Sono compresi i compensi derivanti da prestazioni di lavoro autonomo occasionali, svolte senza la necessità di essere iscritti al registro delle imprese o di possedere una partita IVA.
Oneri detraibili e oneri deducibili: che cosa sono e quali sono
Oltre a quantificare le tasse dovute, la dichiarazione dei redditi mediante modello 730 permette di beneficiare di deduzioni e detrazioni relative alle spese sostenute nel corso dell’anno fiscale di riferimento, abbattendo l’ammontare di tasse da versare.
Possiamo distinguere:
Oneri deducibili
Si tratta di tutte le spese che possono abbattere il reddito imponibile su cui vengono calcolate le tasse.
Rientrano in questa categoria ad esempio le spese per i contributi previdenziali e assistenziali, per forme pensionistiche integrative, ecc.
Oneri detraibili
Questo genere di spese comporta il rimborso di una percentuale (variabile in base alla natura delle stesse) che viene sottratto direttamente dalle tasse che andrebbero versate.
Sono un esempio le spese mediche, di ristrutturazione, gli interessi passivi del mutuo, ecc.
Cosa succede se non si compila la dichiarazione 730
Nei casi di obbligo, ad esempio in presenza di più redditi nell’anno di imposta, si incorre nell’omessa dichiarazione dei redditi se il modello 730 non viene presentato entro 90 giorni dalla data di scadenza.
L’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi comporta alcune sanzioni (art.1 del DLgs. 471/97):
- imposte dovute: sanzione dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi;
- imposte non dovute: sanzione fissa da 250 a 1.000 €, nel caso in cui dalla dichiarazione dei redditi non risultino imposte a debito;
- imposte dovute superiori a 50.000 €: reato penale punibile con la reclusione da 2 a 5 anni (art.5 del DLgs. 74/2000).
Come compilare il 730
Per compilare la dichiarazione 730, se non si ricorre ad un professionista, è necessario accedere al Modello Precompilato, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nell’area riservata del contribuente.
Occorre innanzitutto verificare i dati presenti nel modello:
- Dati Anagrafici e Familiari a Carico
- Redditi
- Deduzioni e Detrazioni
- Imposte e Crediti d’Imposta
- Scelta per l’8, il 5 e il 2 per mille
Dopo aver verificato le informazioni contenute nel modello e apportato eventuali modifiche o integrazioni necessarie, si può scegliere di procedere con l’invio telematico del modello attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Cosa fare in caso di 730 a debito o a credito
Partendo dalla dichiarazione 730 compilata, potranno verificarsi 3 scenari: il primo vede il contribuente a credito, il secondo a debito e il terzo, più raro, una situazione di pareggio in cui non si deve recuperare o pagare nulla.
Ma come si paga o si riscuote? Anche in questo caso ci sono più opzioni che dipendono dallo stato occupazionale del lavoratore.
Semplificando al massimo, in base a quale sarà lo stato di occupazione del contribuente al momento pagamento/incasso immediatamente successivo alla dichiarazione dei redditi:
1.Contribuente privo di occupazione e non in disoccupazione
In questo caso si consiglia di non indicare sostituto di imposta nel modello e farsi rimborsare direttamente dall’agenzia delle entrate in caso di credito o pagare tramite f24 il debito.
2. Contribuente in disoccupazione
Se si sta percependo l’indennità dall’INPS oltre alla precedente scelta potrà anche essere indicato l’INPS come sostituto di imposta e quindi sarà direttamente l’istituto ad erogare/trattenere le cifre direttamente sull’indennità di disoccupazione.
3. Contribuente assunto
Potrà indicare il corrente datore di lavoro che fungerà da sostituto di imposta e provvederà a trattenere / erogare gli importi.
Esempio: un dipendente viene licenziato il 31 maggio 2025 e fa il 730 il 20 maggio. Il lavoratore non deve considerarsi nel caso C (contribuente assunto) ma nel caso B) come soggetto disoccupato e quindi indicherà l’INPS come sostituto di imposta.
Particolarità importanti per la dichiarazione 730/2025
Bonus tredicesima
Per il 2024, ai titolari di reddito da lavoro dipendente è riconosciuto un’indennità pari a 100 euro, ragguagliata al periodo di lavoro, se possiedono un imponibile fiscale inferiore a 28000 euro con ulteriori particolari condizioni.
Detrazioni per familiari a carico
In riferimento all’anno d’imposta 2024, le detrazioni per i figli a carico spettano solo per figli che abbiano compiuto il 21° anno di età.
Nella dichiarazione 730/2025 non sono più previste le detrazioni per i figli minorenni, né le maggiorazioni per disabili (sostituite dall’assegno unico).
Detrazione superbonus
Per le spese sostenute nel 2024 si applica una percentuale di detrazione pari al 70% (non più al 110%), salvo disposizioni particolari che non verranno approfondite nel presente articolo.
Codice identificativo nazionale (CIN)
È entrato in vigore l’obbligo di indicazione del CIN per i contratti di locazione per finalità turistiche o affitti brevi.
Rimodulazione delle detrazioni lavoro dipendente
È stata innalzata la soglia delle detrazioni massime fino a 1955 euro per i redditi inferiori ai 15000 euro.
Detrazione bonus mobili
Per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, in riferimento all’anno d’imposta 2024, il limite di spesa massimo su cui calcolare la detrazione sarà di 5.000 euro.
Scadenze 2025
Il termine di scadenza per la presentazione del 730/2025 ordinario è lo stesso previsto per il 730 precompilato: 30 settembre 2025.
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