Benessere in azienda: tutti i modi per promuoverlo e lavorare meglio
Indice:
- Cos’è il benessere in azienda
- Le due componenti del benessere in azienda
- Welfare
- Smart Working
- Team Building
- No al micromanaging
- Employee Retention
- Le nostre pratiche
Cos’è il benessere in azienda
Per definizione, il benessere aziendale (o benessere organizzativo) è la capacità di un’azienda di incentivare e preservare il benessere fisico, psicologico e sociale dei propri lavoratori, a prescindere dal livello e dalla posizione che ricoprono all’interno dell’organizzazione.
Il benessere in azienda è quindi in sostanza uno dei traguardi che tutte le imprese dovrebbero porre tra i propri obiettivi: vivere meglio le giornate in azienda aiuta a lavorare meglio, quindi incide sulla produttività e sulla qualità dei servizi offerti.
Le due componenti del benessere in azienda
Il benessere in azienda fa riferimento a due componenti, una più strutturale, che possiamo denominare “hard” e una più operativo-trasversale, che possiamo chiamare “soft”.
Vediamole nel dettaglio:
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Componente hard
Questa prima componente del benessere in azienda riguarda sostanzialmente la struttura dei luoghi di lavoro che ospitano i dipendenti (ad esempio la disponibilità di aree relax e spazi adeguati allo svolgimento delle attività lavorative), ma anche la presenza di benefits e di un piano di welfare strutturato.
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Componente soft
La seconda componente del benessere organizzativo, altrettanto importante, riguarda i processi aziendali, le modalità lavorative, le interazioni fra i dipendenti.
Fanno parte di questo aspetto, ad esempio, l’utilizzo dello smart working per garantire un miglior work life balance e la promozione di una cultura del lavoro di squadra, con momenti di condivisione mirati a rafforzare la coesione del team.
Rientra in questa componente anche l’idea di una definizione dei ruoli che smussi un po’ gli angoli delle gerarchie verso un modello di autonomia condivisa, per contrastare il micromanagement e le dinamiche di controllo.
Welfare
Nell’ambito del benessere organizzativo, il welfare rientra tra le componenti che abbiamo definito “hard” o “strutturali”.
Un piano di welfare comprende le iniziative, definite contrattualmente, che l’azienda sceglie di destinare ai dipendenti per migliorare il bilanciamento tra vita privata e professionale, oltre che il benessere in azienda.
I vantaggi del welfare in azienda non sono solo rivolti ai dipendenti, ma di riflesso anche all’azienda stessa, che può registrare alcune conseguenze molto favorevoli, come l’aumento di produttività, di collaborazione tra le risorse e registrare anche alcuni vantaggi fiscali.
Un piano di welfare può comprendere iniziative inserite in ambito sanitario, previdenziale, assicurativo, culturale o formativo e strumenti di sostegno alla famiglia.
Leggi il nostro articolo dettagliato per approfondire la tematica del welfare aziendale.
Smart Working
Una notevole spinta alla diffusione dello smart working è arrivata indiscutibilmente con la pandemia, che ha costretto le aziende a reinventare la propria organizzazione del lavoro e a rimettere in gioco la propria flessibilità.
Per le imprese si tratta in sostanza di concedere ai dipendenti di lavorare non solo dall’ufficio, ma anche da casa, adeguando quindi gli strumenti di lavoro e il proprio livello di fiducia verso i lavoratori.
Lo smart working è in grado di portare notevoli vantaggi, non solo al lavoratore, ma anche all’azienda, in termini di produttività e qualità del lavoro.
Dipendenti più liberi sono anche più responsabili e autonomi, inseguono con maggior determinazione il raggiungimento dei risultati stabiliti.
Ecco alcuni consigli per chi adotta lo smart working in azienda:
- Adeguare gli strumenti di lavoro per mantenere alta la produttività.
- Dare a tutti la possibilità di fare smart working per non creare malcontenti.
- Coordinare e ottimizzare le attività e la gestione del tempo.
- Diffondere la nuova cultura di lavoro, organizzando un momento di formazione e condivisione interna
Leggi l’articolo approfondito sullo smart working in azienda.
Team Building
Anche il Team Building si colloca tra le componenti soft del benessere in azienda e si sta diffondendo sempre di più tra le pratiche aziendali, anche in Italia.
Traducibile letteralmente come “costruzione di una squadra”, il Team Building si pone l’obiettivo di potenziare la coesione tra colleghi per migliorare il clima di lavoro, stimolare la creatività e in definitiva incrementare anche la produttività.
Un team si costruisce e si fortifica sulla base di valori condivisi, come la fiducia reciproca, la condivisione e il coinvolgimento. Il Team Building generalmente prevede l’organizzazione di una o più attività che impegnino la squadra nella ricerca di un obiettivo comune, in totale libertà di partecipazione.
Leggi anche l’articolo dedicato al tema del Team Building.
No al micromanaging
Il micromanaging è molto comune nelle aziende, soprattutto in quelle di stampo tradizionale. Tuttavia si tratta di una pratica controproducente, che non contribuisce alla creazione di benessere in azienda e, anzi, la ostacola generando stress e malcontento.
Il sistematico e minuzioso monitoraggio delle attività del dipendente da parte del manager non lascia spazio all’autonomia, crea nel dipendente insicurezza e genera disagio, abbassando la qualità delle prestazioni lavorative.
L’azienda dovrebbe promuovere la consapevolezza, l’autostima e la responsabilità del lavoratore, supportando ognuno nella ricerca della propria autenticità professionale e lasciando margini di autonomia e libertà nello svolgimento delle attività quotidiane.
Un manager che applica il micromanaging nella sua azienda mette a rischio l’evoluzione dei suoi dipendenti e li vincola in una sfera di controllo che non lascia spazio alla creatività e alle idee. Inibire la crescita dei dipendenti inibisce la crescita dell’azienda stessa.
Per promuovere il benessere in azienda e, in definitiva, tenere alta la qualità del business, è bene contrastare il micromanaging e optare per forme di organizzazione più aperte e libere.
Employee retention
Un’approfondita riflessione sull’Employee Retention (la conservazione dei dipendenti) può rivelarsi utile per individuare gli spunti di miglioramento della propria azienda nell’ambito del benessere organizzativo ed è sicuramente complementare alle pratiche già elencate.
Un team composto da dipendenti motivati, competenti, consapevoli e soddisfatti può davvero fare la differenza nel raggiungimento di risultati migliori.
Come recita un detto popolare: “Squadra vincente non si cambia”. Bisogna quindi impegnarsi per creare un gruppo di persone affiatate e felici che lavorano insieme e soprattutto fare in modo che non ci siano defezioni, destabilizzanti per il team e per l’azienda stessa.
Ecco le principali strategie di Employee Retention:
1. Assumere personale in modo selettivo
Innanzitutto per conservare un dipendente occorre selezionarlo con criterio, assicurandosi che condivida i valori dell’azienda e i suoi obiettivi.
2. Ascoltare i dipendenti
Una comunicazione aperta che possa abbattere le gerarchie è il punto di partenza per instaurare relazioni professionali distese e stimolanti, mirate al confronto e alla creatività.
3. Offrire formazione
Aggiornamento e formazione sono due elementi fondamentali per gratificare i dipendenti e dare loro nuovi stimoli rivolti a un incremento della produttività.
4. Offrire compensi e benefits adeguati
Ogni dipendente deve ricevere un salario adeguato alla sua esperienza, alle competenze e alla seniority maturata.
5. Riconoscere i meriti
Per migliorare il tasso di retention dei dipendenti occorre ricordarsi di riconoscere a ciascuno i traguardi raggiunti e i meriti acquisiti, in modo tale da spronarli a mantenere alta la qualità del lavoro.
6. Offrire un posto di lavoro confortevole
Ovviamente, per garantire un buon livello di benessere in azienda, bisogna predisporre un contesto di lavoro gradevole e funzionale. I dipendenti trascorrono buona parte del loro tempo in ufficio, quindi è fondamentale dare loro un ambiente ben illuminato e ventilato, dotato della giusta attrezzatura da lavoro.
Le nostre pratiche
Possiamo riassumere le nostre buone pratiche per il benessere in azienda in due hashtag: #4Planet e #4People, rispettivamente dedicate alla sostenibilità ambientale e a quella sociale.
Ecco alcuni delle azioni con cui portiamo ogni giorno in azienda il nostro impegno per il benessere di tutti:
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Depuratore e borracce plastic free
Per dare il nostro contributo alla riduzione dell’impatto ambientale, abbiamo ridotto al minimo il consumo di plastica, grazie a un depuratore d’acqua a cui ogni collaboratore attinge con la sua borraccia personale.
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Raccolta differenziata
Smistiamo correttamente i rifiuti in accordo con le regole vigenti nel comune e, addirittura, abbiamo eletto una persona che supervisiona e offre consigli per separare i rifiuti nel modo giusto!
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Ecogadgets
Scegliamo gadgets ecofriendly, prodotti da fornitori attenti alla sostenibilità.
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Swap
Abbiamo una chat second hand, con cui diamo una seconda vita ad abiti, accessori e oggetti dismessi. Un buon modo per ridurre lo spreco!
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Smart Working
Praticavamo lo smartworking anche prima della pandemia. Lo consideriamo un ottimo strumento per supportare il work-life balance dei dipendenti, rendendoli più responsabili, più autonomi, più liberi.
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Team Building
Ogni anno l’azienda organizza un team building per i dipendenti. Un buon momento per imparare a fare squadra, costruire nuove sinergie e stare bene insieme.
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Benefitness
Il benessere in azienda passa anche dallo sport! FourStars offre a tutti i collaboratori la possibilità di usufruire di un abbonamento ai corsi della palestra online The Space, da frequentare liberamente secondo le proprie esigenze.
Leggi l’articolo completo sulle buone pratiche FourStars per il benessere in azienda.
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