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Garanzia Giovani e Dote Unica Lavoro: elementi comuni e differenze

Politiche attive del lavoro

Garanzia Giovani e Dote Unica Lavoro: entrambe nascono come interventi di politica attiva del lavoro.

Si tratta, infatti, di provvedimenti finalizzati a orientare il mercato del lavoro verso una maggiore efficienza e migliorare le possibilità di occupazione per le categorie più svantaggiate.

In generale, le politiche attive del lavoro possono essere definite e attuate su scala europea, nazionale, regionale o locale, avvalendosi di indagini condotte da importanti enti e organismi riconosciuti, che hanno il compito di individuare alcune fasce di utenza su cui intervenire.

Individuando differenziali di vantaggio e svantaggio, gli organi istituzionali mettono in atto interventi correttivi, con l’intento di modellare le tendenze di mercato a tutela dei soggetti più sfavoriti.

Nella maggior parte dei casi, Garanzia Giovani e Dote Unica Lavoro adottano tre modalità di intervento, che delineano altrettante aree di azione, nell’ambito delle quali vengono spesi i fondi messi a disposizione:

  • formazione
  • incentivi all’occupazione
  • creazione di posti di lavoro nel settore pubblico

 

Garanzia Giovani: il Piano Europeo per favorire l’occupazione giovanile

Garanzia Giovani, più propriamente Youth Guarantee, è un Piano di politica attiva del lavoro stabilito dalla Comunità Europea per far fronte alla crescente disoccupazione giovanile.

Si rivolge a giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano.

Il Progetto prevede lo stanziamento di fondi e finanziamenti per i Paesi dell’UE con tassi di disoccupazione giovanile oltre il 25%.

In Italia i fondi, affidati alle Regioni, sono investiti in attività  di formazione e incentivo all’occupazione.

Garanzia Giovani, infatti, prevede una serie di bonus destinati alle aziende che assumono o inseriscono in stage giovani risorse.

Gli incentivi sono calcolati in base alla profilazione dei candidati (ovvero gli elementi che determinano la “distanza” delle risorse dal mercato del lavoro”) e alla tipologia di contratto prescelto.

L’entità del bonus è direttamente proporzionale al grado di stabilità lavorativa offerta al candidato (in altre parole: il bonus per un’assunzione a tempo indeterminato sarà maggiore rispetto a quello per un contratto a tempo determinato).

Le attività di formazione previste per i giovani che aderiscono a Garanzia Giovani si configurano in un piano gratuito di servizi formativi personalizzati, comprensivo di coaching, orientamento e bilancio delle competenze.

Dote Unica Lavoro: il Piano Regionale per favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo

Dote Unica Lavoro è uno strumento di politica attiva del lavoro creata da Regione Lombardia. Si tratta dunque di finanziamenti regionali e non europei. Inoltre, a differenza di Garanzia Giovani, privilegia l’assegnazione dei fondi ad attività di formazione, orientamento e accompagnamento al lavoro, non prevedendo incentivi alle imprese.

Si rivolge alla fascia di disoccupati dai 30 anni in su con residenza o domicilio in Lombardia, ai giovani tra i 15 e i 29 anni che abbiano già usufruito della Garanzia Giovani, a coloro, anche occupati, che stiano frequentando un Master universitario, ai percettori di cassa integrazione e ai congedandi dell’Esercito e delle Forze dell’Ordine.

I destinatari dei servizi previsti sono distinti in 4 fasce di “intensità di aiuto”, individuate in base a distanza dal mercato del lavoro, età, ISEE, titolo di studio:

  • Fascia 1: bassa intensità di aiuto
  • Fascia 2: media intensità di aiuto
  • Fascia 3: alta intensità di aiuto
  • Fascia 4: altro aiuto

In base alla fascia di appartenenza, ogni destinatario beneficia di una Dote, ovvero di un budget assegnato tramite il quale l’operatore accreditato è tenuto a fornire, a titolo gratuito, una gamma di servizi funzionali alle esigenze di inserimento lavorativo o qualificazione del destinatario.

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