Millennials in azienda: il valore della varietà generazionale
Si è tanto sentito parlare di Millennials, del loro approccio verso il mondo e delle loro abitudini di consumo in una società sempre più “mordi e fuggi”. Si è parlato meno, invece, dei comportamenti dei Millennials in azienda e dei motivi per cui le imprese dovrebbero assumerli, tematiche che affronteremo in questo articolo.
Chi sono i Millennials
Per poter delineare un profilo dei Millennials in azienda, occorre innanzitutto capire chi sono.
Si tratta della generazione del nuovo millennio, costituita dai nati tra i primi anni ’80 e il 2000, anche detta Generazione Y o Net Generation, che si contrappone alle precedenti, quella dei Baby Boomers, nati tra gli anni ’46 e ’64, e la Generazione X, che include i nati tra gli anni ’65 e ’80.
La Millennial Generation si colloca in un periodo di rapido cambiamento a livello scientifico e sociale e si caratterizza per una maggiore familiarità con la tecnologia e la comunicazione, in particolare quella digitale.
I Millennials sono testimoni dell’evoluzione tecnologica, soprattutto i nati negli anni ’80 e nei primi anni ’90 hanno sperimentato in pochi anni strumenti e dispositivi sempre più sofisticati e sono protagonisti di una rivoluzione nel modo di relazionarsi con gli altri, che passa attraverso i social network e la comunicazione globale.
Caratteristiche e skills dei Millennials in azienda
La Generazione Y vive una forte contraddizione, divisa tra rivoluzione digitale e crisi economico-lavorativa. Questa particolare condizione definisce alcune caratteristiche distintive, che determinano anche il comportamento dei Millennials in azienda.
Innanzitutto sono sempre connessi, esprimono la propria identità tramite i social network e i canali online, sono multitasking e aperti alle novità, che ricercano anche attivamente.
Per contingenza o predisposizione, hanno un approccio piuttosto disincantato al lavoro e sono inclini al Job Hopping: secondo gli studi i Millennials cambiano, entro i 30 anni, il doppio dei lavori rispetto agli esponenti della Generazione X e addirittura il triplo rispetto ai Baby Boomers.
In confronto ai Baby Boomers sono più individualisti, lavorano per vivere e non vivono per il lavoro, attribuiscono molta importanza alla vita privata, a cui non antepongono quasi mai quella professionale. Tuttavia, sono generalmente più creativi, socialmente tolleranti e aperti alle contaminazioni culturali rispetto ai loro predecessori.
Perché inserire i Millennials in azienda
I Millennials in azienda sono fondamentali, in quanto portano valori nuovi, che costituiscono un punto di svolta per una modernizzazione dell’impresa. Possiedono una spiccata creatività, spirito di iniziativa e un approccio mentale fondato sul networking, sulla condivisione di contenuti interattivi e sulla divulgazione immediata. Sono flessibili e si adattano con rapidità ai cambiamenti del mercato del lavoro e di quello tecnologico.
Questi aspetti assumono un’importanza esponenzialmente maggiore se si tratta di aziende che operano nel campo della tecnologia, per cui la presenza di Millennials, anche con posizioni di responsabilità, si rivela indispensabile in funzione di uno sviluppo costante e di uno slancio verso il futuro.
Gestire e valorizzare le differenze generazionali
Le aziende di oggi, specialmente se di dimensioni medio-grandi, si ritrovano spesso ad ospitare contemporaneamente almeno tre generazioni di lavoratori a confronto, complici un’aspettativa di vita maggiore e l’aumento dell’età pensionabile.
Pur condividendo il luogo di lavoro e gli obiettivi aziendali, ogni generazione è caratterizzata da valori, aspettative, esigenze, codici linguistici e culturali differenti. In questa delicata situazione, quindi, è importante, per le imprese, riuscire a colmare il gap generazionale e convertirlo in una fruttuosa sinergia.
Posto che è auspicabile un inserimento di Millennials in azienda, non si tratta di puntare tutto sulle nuove generazioni a discapito di quelle più vecchie, ma piuttosto di valorizzare le differenze generazionali per garantire uno spazio a diverse modalità di pensiero e favorire un’espressione dei talenti intrinsechi di ognuno.
Una buona modalità per generare integrazione e valore a partire dalle differenze generazionali è creare dei progetti di reverse mentoring, con cui i più giovani possano trasmettere competenze ai colleghi con più seniority.
Come attirare e trattenere i Millennials in azienda
Per dialogare con i Millennials e catturare la loro attenzione occorre innanzitutto condividerne i valori e “parlare la stessa lingua”: l’immediatezza, la socialità, la dinamicità, l’innovazione, la trasparenza sono solo alcuni dei punti cardine di un’interazione con la Net Generation.
Sulla base di questo codice linguistico, le imprese possono escogitare alcune strategie anche per attirare e trattenere i Millennials in azienda, modificando non solo le proprie modalità di recruiting ma soprattutto le politiche aziendali sulla base di alcune tematiche care ai più giovani.
- Orari flessibili e smartworking
I Millennials, in quanto sempre connessi alla rete, possiedono una concezione dilatata delle coordinate spazio-temporali. Molto spesso lavorano per obiettivi e non in base all’orario e, grazie alla tecnologia, possono di fatto essere in più luoghi contemporaneamente.
Per questi motivi, i Millennials in azienda apprezzano la possibilità di lavorare da casa in modalità smartworking e di avere più flessibilità nella gestione degli orari.
- Formazione continua e job rotation
Per i Millennials lo stipendio non è tutto: contano moltissimo la possibilità di formarsi e migliorare, così come la meritocrazia, le opportunità di mobilità interna e di crescita professionale.
Per trattenere i Millennials in azienda e instaurare una collaborazione duratura occorre quindi investire sulla formazione, favorire la job rotation e l’espressione del talento di ciascuno, puntare sul coinvolgimento attraverso attività stimolanti e dinamiche, gratificarli mediante benefit aziendali e prospettive di crescita.
- Ambiente collaborativo
I Millennials prediligono gli ambienti di lavoro in cui il clima è disteso e amichevole, ma soprattutto preferiscono alla competizione uno spirito di collaborazione.
Per trattenere i Millennials in azienda, i datori di lavoro dovrebbero investire su attività, ad esempio di team building, che permettano ai dipendenti di instaurare una migliore intesa professionale e stimolare la cooperazione per il raggiungimento degli stessi obiettivi aziendali.
- Attenzione per l’ambiente e responsabilità sociale
I giovani della Net Generation nutrono un forte interesse verso le tematiche ambientali e sociali e aspirano a far coincidere gli obiettivi aziendali con quelli personali.
Per questo motivo ricercano nell’azienda una certa responsabilità sociale, che rispecchi una coerenza tra i valori espressi e le modalità reali di lavoro.
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