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Tutto ciò che devi sapere sul Terzo Settore se vuoi lavorare nel no profit

Vorresti lavorare nel no profit? In questo articolo troverai tutte le informazioni più importanti per avviare tua la ricerca con consapevolezza:

Cos’è il no profit o “Terzo Settore”?

Il settore no profit, o “Terzo Settore” include gli enti che operano al di fuori del settore pubblico (lo Stato e la pubblica amministrazione, definiti “primo settore”) e di quello commerciale (il mercato e le imprese, definiti “secondo settore”).

Si tratta in sostanza di realtà di natura privata che non operano per scopo di lucro, ma piuttosto con finalità civiche o legate all’utilità sociale.

Fanno parte degli ETS (Enti del Terzo Settore):

  • organizzazioni e associazioni di volontariato
  • associazioni di promozione sociale
  • enti filantropici
  • associazioni di promozione sociale
  • associazioni sportive dilettantistiche
  • organizzazioni artistiche e culturali
  • organizzazioni non governative (ONG)
  • imprese sociali (incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato che perseguono finalità solidaristiche e di utilità sociale)

Cosa significa lavorare nel no profit?

Lavorare nel no profit significa entrare a far parte di realtà private senza scopo di lucro, che, anziché distribuire gli utili tra soci e membri, li reimpiegano per promuovere attività, beni e servizi di utilità sociale.

Non significa quindi che gli Enti del Terzo Settore non producano un attivo e non assumano e retribuiscano il personale, ma semplicemente che il primo obiettivo di queste realtà non è il profitto fine a se stesso, ma un’utilità più estesa, che tocca l’intera comunità.

Per questo motivo gli utili ottenuti, anziché venire suddivisi fra i soci come dividendi, restano “in pancia” all’organizzazione e vengono utilizzati dalla stessa per finalità connesse all’attività.

 Lavorare nel no profit in Italia

Il Terzo Settore ha cominciato negli ultimi anni ad attraversare un periodo di transizione anche in Italia, in ordine alla recente riforma che lo riguarda, il cui corso di applicazione però non si è ancora concluso.

Attualmente infatti, in Italia il Terzo Settore è molto meno sviluppato e strutturato che all’estero, per questo potrebbe essere un po’ più complesso cercare un impiego “debitamente” retribuito nel no profit, che nel nostro paese propone più facilmente attività di volontariato (per “debitamente” si intenda all’altezza delle professionalità necessarie a fornire un servizio di alto livello, indispensabile al buon funzionamento dell’organizzazione, al pari delle realtà profit.)

Questa è ancora, purtroppo, una falsa credenza tutta Italiana, che associa il concetto di no profit quasi esclusivamente all’ambito volontaristico, riducendo drasticamente la possibilità di attrarre professionisti alla ricerca di stipendi commisurati.

Ciò accade poiché l’impossibilità di suddividere gli utili fa di questo “contenitore” giuridico un vestito inadeguato ad una prospettiva strettamente economica.

La buona notizia è che nuovi paradigmi del modo di fare business arrivano dagli Stati Uniti e dal nord Europa, con tutto il mondo B-Corp e la relativa Certificazione. Paradigmi che parlano della necessità di spostarsi da un’ottica estrattiva ad una rigenerativa, proprio nel modo di fare business.

Il no profit già da anni, se non da sempre, parla di questo. Si tratta solo integrare un nuovo concetto di business per il bene comune.

Ci sono dunque buone prospettive per chi desidera coniugare etica, professionalità e carriera. E le generazioni Y e Z sembrano ricercare sempre di più questo nuovo equilibrio, come dimostrato da recenti studi.

Le 10 figure più ricercate nel no profit

Ma quali sono le figure più ricercate, per chi desidera lavorare nel no profit?

  1. Assistenti sociali

Generalmente operano in cooperative e associazioni, con l’obiettivo di prevenire o affrontare situazioni di disagio sociale all’interno di famiglie e comunità per minori.

Per lavorare nel no profit con questa qualifica, è necessario essere iscritti all’albo degli assistenti sociali.

  1. Psicologi

Si tratta di figure laureate in psicologia, che operano all’interno di associazioni e comunità, ad esempio per attività di supporto presso ospedali o case di cura.

  1. Educatori professionali

Generalmente laureati in Scienze della Formazione, gli educatori si occupano di programmare e monitorare progetti educativi e riabilitativi per anziani, minori, disabili e soggetti affetti da altre malattie invalidanti, al fine di un reinserimento nella società.

  1. Operatori socio-assistenziali (Osa)

Si tratta di figure qualificate che lavorano per migliorare la qualità di vita, il livello di autosufficienza e l’integrazione di chi soffre un disagio sociale (bambini, anziani, dipendenti da alcool e droghe, extracomunitari).

  1. Mediatori culturali

Con l’aumento del fenomeno dell’immigrazione, la figura del mediatore culturale è diventata sempre più indispensabile.

I mediatori culturali, infatti, hanno il compito di semplificare l’inserimento degli stranieri, costruendo ponti linguistici e culturali grazie alla propria competenza (generalmente è richiesta una formazione specifica).

  1. Fundraiser

Per chi vuole lavorare nel no profit, questa è sicuramente una delle funzioni più rilevanti. Il fundraising, infatti, è un’attività fondamentale, in quanto ha l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare beni e servizi offerti in modo strategico e continuativo.

Sono generalmente richieste competenze in economia e finanza, marketing e legal.

  1. People raiser

La recluta di volontari è una delle attività fondanti del no profit, che richiede spesso l’impegno gratuito di persone che vogliono impiegare il proprio tempo pe fini di utilità socio-ambientale.

Ma i people raiser non si occupano solo di trovare volontari, ma anche di formarli e trovare le giuste modalità per integrarli in un team composto di altri volontari e di personale retribuito.

  1. Project manager

Lavorare nel no profit significa naturalmente prendere parte a progetti, che qualcuno dovrà occuparsi di ideare, sviluppare, coordinare.

Per ricoprire il ruolo di project manager potrebbe essere utile, ma non indispensabile, una laurea in economia, oppure un master specifico.

  1. Addetti stampa

I rapporti con la stampa sono fondamentali per una diffusione capillare delle attività svolte dall’organizzazione, motivo per cui nel Terzo Settore sono molto ricercate figure che possano occuparsi di questo aspetto.

  1. Amministrativi

Il personale amministrativo non deve mancare mai.

Anche se non c’è uno scopo di lucro, saranno indispensabili tutte le attività d’ufficio, dalla segreteria, alla contabilità, alle mansioni impiegatizie e tecniche. Il titolo di studi richiesto varierà in relazione alle mansioni svolte.

Un caso specifico: le ONG

ONG è un acronimo che significa “organizzazioni non governative”. Si tratta in sostanza di realtà non create dai governi, che operano in ambito sociale e umanitario a livello nazionale o internazionale, senza scopo di lucro.

Ecco alcuni dei settori in cui operano generalmente le ONG:

  • tutela dei diritti umani
  • tutela dei diritti di particolari gruppi della popolazione (come donne o bambini)
  • assistenza sanitaria
  • sicurezza alimentare
  • sviluppo economico
  • sviluppo rurale
  • valorizzazione del patrimonio culturale locale
  • formazione professionale
  • biodiversità

Per lavorare in una ONG, occorre avere requisiti variabili a seconda dei ruoli ricoperti. Generalmente, vengono privilegiati i profili di candidati che hanno conseguito le seguenti lauree:

  • Scienze Politiche e Relazioni Internazionali
  • Scienze Sociali
  • Scienze Sociali per la Cooperazione, lo Sviluppo e la Pace
  • Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo

Solitamente, le ONG richiedono la conoscenza delle lingue straniere e un minimo di esperienza nel settore, che può essere acquisita mediante volontariato o servizio civile.

Oltre alle competenze tecniche, naturalmente, anche le soft skills hanno un peso notevole nella valutazione dei candidati. Per lavorare nel no profit, nelle ONG in particolare, sono indispensabili:

Dove cercare un lavoro nel Terzo Settore

Se vuoi lavorare nel no profit, in Italia o all’estero, puoi consultare gli annunci sul portale Job4Good, dedicato a tutte le posizioni aperte nel Terzo Settore.


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